Overclock:
Nelle prove che seguiranno, andremo ad analizzare il comportamento del kit di memoria all’aumentare della frequenza operativa, in relazione al CAS impostato. Ma prima soffermiamoci brevemente sui nuovi chip Elpida J1108BDBG-DJ-F, alla base di questi moduli.
Questi chip sono molto indicati per un buon daily-use, ma non particolarmente adatti all’impiego in benchmark spinti. Questo è dovuto al fatto che, per mantenere piena stabilità operativa, obbligano a impostare un valore di TRCD superiore di +1/+2 rispetto al CAS, portando a un abbattimento abbastanza marcato delle performance, che seppur percettibile quasi esclusivamente nei benchmark, non va comunque trascurato. Non è un caso dunque che la maggior parte degli overclockers tende a utilizzare memorie basate su chip ben più prestanti, quali ad esempio gli MNH-E/MGH-E Hyper, giusto per rimanere in casa Elpida, che permettono un’impostazione del TRCD notevolmente più “spinta”.
Di seguito vi mostriamo qualche screen del SuperPI 32M, che sicuramente aiuterà, più delle parole, a capire l’impatto che ha il TRCD sulle prestazioni. Questi i settaggi usati per la prova:
- Processore in overclock a 4600MHz (200x23);
- Moltiplicatore DRAM 10x (Freq. RAM 2000MHz);
- Moltiplicatore Uncore 20x (4000MHz);
- Tutte i parametri, ad eccezione del TRCD, non sono stati variati;
- Sistema Operativo Windows7 X64 senza ottimizzazioni specifiche per il SuperPI.
Ora passiamo ai risultati ottenuti:
- SuperPI 32M - 2000MHz 8-9-8-24-1T
- SuperPI 32M - 2000MHz 8-10-8-24-1T
- SuperPI 32M - 2000MHz 8-11-8-24-1T
Come si vede chiaramente dagli screen e dal grafico, la sola variazione del TRCD porta a un notevole impatto sulle prestazioni, causando la perdita di qualche secondo nel calcolo del 32M. Precisiamo che 2-3 secondi in quel test sono veramente un’enormità. Nel normale uso quotidiano, invece, difficilmente noteremo differenze.
NOTA: Alla frequenza di 2000MHz, non è stato possibile impostare un TRCD inferiore a 9, neppure aumentando in modo consistente il VDIMM.
Dopo questa piccola premessa procediamo con le nostre prove, andando a ricercare la massima frequenza stabile, in relazione al CAS, con due tensioni differenti di riferimento:
- 1.65v;
- 1.75v.
Queste invece le latenze impiegate per i test:
- Cas6: 6-8-6-24-1T;
- Cas7: 7-9-7-24-1T;
- Cas8: 8-9-8-24-1T & 8-10-8-24-1T;
- Cas9: 9-10-9-27-1T.
Per verificare la piena stabilità operativa alle frequenze raggiunte, abbiamo utilizzato il noto software MemTest v4.0, eseguito, in ambiente Windows.
Iniziamo subito con il mostrarvi i risultati delle prove:
Come possiamo vedere dal grafico e dagli screen allegati, questi chip si comportano egregiamente già al voltaggio originale di 1.65v, ottenendo davvero ottimi risultati e una buona linearità al variare del CAS. Le temperature di esercizio si sono sempre mantenute basse rendendo superfluo l’utilizzo del sistema di dissipazione attivo in dotazione.
Passiamo ora alle prove con tensione di 1.75v:
Con questo valore di tensione, certamente al limite ad aria, siamo riusciti a limare ancora qualche MHz. Il comportamento si è mantenuto sempre abbastanza lineare, fatta eccezione per il test con CAS 8 e TRCD 9, in cui l’aumento del voltaggio ha portato a un guadagno minimo sulla massima frequenza stabile.
Precisiamo però che le temperature di esercizio sono salite rispetto alle prove a 1.65v, l’HyperX Cooling Fan ha svolto comunque in maniera egregia il suo lavoro, mantenendole sempre entro valori del tutto accettabili.
N.B.: Ricordiamo che l'overclock è una pratica che può danneggiare in modo permanente i componenti.